Utilizzo del PID nell’Igiene Industriale

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Utilizzo del PID nell’Igiene Industriale

 

Nell’ambito dell’igiene industriale, il monitoraggio dell’esposizione a sostanze chimiche tossiche è essenziale per la tutela della salute dei lavoratori e la sicurezza degli ambienti di lavoro. Tra le tecnologie più utilizzate per il rilevamento rapido e accurato dei contaminanti atmosferici troviamo i rilevatori a fotoionizzazione o PID (Photoionization Detector). I PID sono strumenti portatili o fissi in grado di rilevare e misurare concentrazioni di composti organici volatili (VOC) e altri gas tossici presenti nell’aria.

 

Cosa sono i PID e come funzionano?

I rilevatori a fotoionizzazione, o PID, sfruttano il principio della fotoionizzazione per rilevare la presenza di sostanze chimiche volatili nell’aria. Il meccanismo di base si basa sull’emissione di radiazioni ultraviolette (UV) da parte di una lampada situata all’interno dello strumento. Quando i gas o vapori presenti nell’aria passano attraverso questo raggio UV, le molecole delle sostanze chimiche vengono ionizzate, cioè, liberano elettroni. Questa ionizzazione produce una corrente elettrica che viene rilevata e misurata dal PID.

La quantità di corrente generata è proporzionale alla concentrazione del gas o del vapore rilevato, permettendo allo strumento di fornire una lettura quantitativa della concentrazione dei contaminanti presenti nell’aria.

Caratteristiche dei PID

  • Sensibilità: I PID sono in grado di rilevare concentrazioni molto basse di VOC, spesso nell’ordine dei parti per miliardo (ppb), rendendoli strumenti ideali per il monitoraggio di ambienti a rischio.
  • Versatilità: Possono essere utilizzati per monitorare un’ampia gamma di sostanze chimiche organiche e alcuni gas inorganici, anche se la loro capacità varia in base alla lampada UV utilizzata (tipicamente a 10,6 eV, ma esistono anche lampade a 9,8 eV o 11,7 eV per rilevare diversi composti).
  • Portabilità: I PID sono disponibili sia come dispositivi portatili, utilizzabili dai tecnici durante ispezioni o emergenze, che, come sistemi fissi per il monitoraggio, continuo degli ambienti di lavoro.
  • Risposta rapida: Offrono letture in tempo reale, consentendo di prendere decisioni immediate in situazioni di emergenza o di monitoraggio costante dell’esposizione.

Applicazioni dei PID nell’igiene industriale

Il ruolo dei PID è particolarmente importante in contesti industriali dove la gestione del rischio chimico è una priorità. I composti organici volatili (VOC) e altre sostanze tossiche possono essere presenti in varie operazioni industriali, tra cui la lavorazione di solventi, la produzione chimica e la gestione dei rifiuti. Ecco alcune delle principali applicazioni del PID nell’igiene industriale.

  1. Monitoraggio dei composti organici volatili (VOC)

I PID sono ampiamente utilizzati per rilevare i composti organici volatili (VOC), un gruppo di sostanze chimiche che evaporano facilmente a temperatura ambiente e sono spesso utilizzati come solventi, vernici e carburanti in vari processi industriali. I VOC sono particolarmente pericolosi perché possono causare gravi problemi di salute, come irritazioni delle vie respiratorie, danni al sistema nervoso e, in alcuni casi, patologie cancerogene.

  • Industrie chimiche e farmaceutiche: I PID vengono impiegati per monitorare le emissioni di solventi organici durante la produzione di prodotti chimici e farmaci. Queste sostanze, se non gestite correttamente, possono accumularsi nell’aria e rappresentare un rischio per i lavoratori.
  • Impianti di verniciatura e lavorazione del legno: Le vernici e i solventi utilizzati nel trattamento del legno e delle superfici metalliche rilasciano VOC come toluene, xilene e acetone. I PID sono utilizzati per controllare l’esposizione dei lavoratori a questi composti volatili, specialmente in ambienti confinati dove la ventilazione può essere limitata.
  • Industria del petrolio e del gas: I PID sono strumenti fondamentali anche nelle raffinerie di petrolio e negli impianti di trattamento del gas, dove i vapori di idrocarburi possono rappresentare un rischio significativo. La capacità dei PID di rilevare rapidamente fughe di gas o emissioni di VOC permette agli operatori di intervenire tempestivamente per mitigare i rischi.
  1. Monitoraggio della qualità dell’aria interna (IAQ)

Nell’igiene industriale, la qualità dell’aria interna (Indoor Air Quality, IAQ) è un aspetto cruciale per garantire un ambiente di lavoro sicuro. I PID vengono utilizzati per monitorare la concentrazione di VOC in ambienti chiusi, come uffici, laboratori e impianti di produzione.

  • Monitoraggio negli uffici: Gli edifici industriali e commerciali spesso utilizzano materiali da costruzione, arredi e prodotti per la pulizia che possono emettere VOC, contribuendo all’inquinamento dell’aria interna. I PID vengono utilizzati per valutare e monitorare continuamente le condizioni dell’aria, specialmente dopo lavori di ristrutturazione o la posa di nuovi materiali.
  • Laboratori di ricerca: I laboratori chimici possono presentare elevati rischi di esposizione ai VOC a causa dell’utilizzo di solventi e reagenti chimici. Il monitoraggio regolare della qualità dell’aria con PID consente di identificare e gestire rapidamente eventuali contaminazioni.
  1. Monitoraggio di sostanze tossiche in processi industriali

Al di là dei VOC, i PID possono essere utilizzati anche per monitorare la presenza di altre sostanze tossiche come l’ammoniaca (NH₃), il cloro (Cl₂) e alcuni composti dello zolfo.

  • Processi di produzione chimica: In molte industrie chimiche, l’uso di gas tossici è comune. I PID, equipaggiati con lampade UV specifiche, possono essere utilizzati per monitorare la concentrazione di tali gas e garantire che i livelli di esposizione rimangano entro i limiti di sicurezza.
  • Industria alimentare: Nell’industria alimentare, gas come l’ammoniaca vengono spesso utilizzati per il raffreddamento e la conservazione. Un rilascio accidentale di gas può essere rilevato rapidamente da un PID, prevenendo potenziali pericoli per i lavoratori.
  1. Rilevamento di pericoli nei siti contaminati

I PID sono strumenti essenziali nelle attività di bonifica dei siti contaminati o smaltimento dei rifiuti per monitorare le emissioni di gas tossici e composti organici volatili.

  • Bonifica dei suoli: Durante le operazioni di bonifica dei terreni contaminati da sversamenti di idrocarburi o solventi industriali, i PID consentono di monitorare costantemente l’emissione di vapori pericolosi. Questo aiuta a determinare le misure di protezione necessarie per i lavoratori e a valutare l’efficacia dei processi di bonifica.
  • Gestione dei rifiuti pericolosi: Nei siti di smaltimento dei rifiuti, i PID vengono utilizzati per monitorare la presenza di VOC emessi da sostanze chimiche pericolose. Il monitoraggio continuo con PID permette di garantire che i livelli di VOC non superino i limiti di sicurezza stabiliti dalle normative.

Vantaggi dell’utilizzo dei PID nell’igiene industriale

L’uso dei PID nell’igiene industriale offre numerosi vantaggi, tra cui:

  • Monitoraggio in tempo reale: I PID forniscono letture istantanee della concentrazione di gas e vapori, permettendo una risposta rapida in caso di superamento dei limiti di esposizione.
  • Portabilità e facilità d’uso: I PID portatili sono strumenti leggeri e facili da usare, che consentono agli igienisti industriali di monitorare ambienti di lavoro in movimento o durante ispezioni.
  • Versatilità nell’analisi: Con la capacità di rilevare una vasta gamma di VOC e altri composti pericolosi, i PID sono strumenti molto flessibili per l’igiene industriale.
  • Prevenzione delle esposizioni acute e croniche: Il monitoraggio costante delle concentrazioni di VOC e gas tossici consente di prevenire l’esposizione acuta a sostanze pericolose, oltre a ridurre il rischio di effetti cronici sulla salute dei lavoratori.

Limiti dei PID

Sebbene i PID siano strumenti estremamente utili, presentano alcuni limiti che devono essere presi in considerazione:

  • Incapacità di identificare singole sostanze: I PID non sono in grado di distinguere tra diversi VOC. Forniscono una misura totale della concentrazione di composti presenti, ma per l’identificazione specifica è necessario l’uso di altre tecniche analitiche come la gascromatografia.
  • Sensibilità variabile: La sensibilità dei PID dipende dalla lampada UV utilizzata e dal tipo di gas rilevato. Alcuni gas con alta energia di ionizzazione (superiore alla capacità della lampada) non possono essere rilevati.
  • Interferenze: In ambienti industriali complessi, altre sostanze chimiche presenti nell’aria possono interferire con la lettura dei PID, portando a falsi positivi o errori di misurazione.

 

I rilevatori a fotoionizzazione (PID) sono strumenti fondamentali nell’igiene industriale per monitorare l’esposizione a composti organici volatili e gas tossici. La loro capacità di rilevare in tempo reale concentrazioni pericolose di VOC rende i PID essenziali per la prevenzione dei rischi chimici e la protezione della salute dei lavoratori. Tuttavia, per garantire un monitoraggio efficace, è importante comprendere i limiti dei PID e combinarli con altre tecnologie di rilevamento quando necessario.

 

E’ possibile trovare la strumentazione PID, nel sito GreenScience.

 

 

 

 

Ludovica Alberti

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