Le emissioni di stirene nei cantieri nautici

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25 Febbraio 2025

Le emissioni di stirene nei cantieri nautici

 

 Lo stirene è una sostanza chimica organica che viene impiegata in numerosi settori industriali, tra cui la produzione di materiali compositi in fibra di vetro, particolarmente utilizzati nella costruzione di imbarcazioni e nella riparazione di scafi. Nei cantieri nautici, l’utilizzo di stirene comporta una serie di implicazioni ambientali e per la salute dei lavoratori, e una comprensione accurata delle sue emissioni è fondamentale per promuovere pratiche più sicure ed ecologiche.

Cos’è lo stirene?

Lo stirene, noto anche come etilbenzene, è un composto chimico aromatico incolore e infiammabile con un odore caratteristico, ampiamente utilizzato nella produzione di polimeri e resine. È un componente principale nella realizzazione di resine poliestere insature, che vengono poi utilizzate nella produzione di materiali compositi, tra cui i famosi scafi in fibra di vetro. Sebbene lo stirene abbia molte applicazioni industriali, è anche un composto volatile che può essere emesso nell’ambiente durante il processo di lavorazione, portando a potenziali rischi per la salute umana e per l’ambiente.

Le fonti di emissione di stirene nei cantieri nautici:

Nei cantieri nautici, lo stirene viene utilizzato principalmente per la lavorazione e la riparazione di imbarcazioni in fibra di vetro. Durante le fasi di miscelazione, applicazione e indurimento delle resine, lo stirene può evaporare nell’aria, dando luogo a emissioni di vapori. Le principali fonti di emissione di stirene nei cantieri nautici includono:

  1. Lavorazione delle resine: Durante la preparazione e l’applicazione di resine poliestere insature, lo stirene viene utilizzato come solvente per rendere la resina più fluida e facile da applicare. L’evaporazione di stirene può avvenire durante l’uso della resina in forma liquida o quando la resina indurisce, liberando vapori nell’aria.
  2. Sabbiatura e rifinitura: Alcuni cantieri nautici utilizzano tecniche di sabbiatura o carteggiatura delle superfici in fibra di vetro, processi che possono anche liberare stirene accumulato nel materiale composito.
  3. Riparazioni e manutenzione: Le attività di riparazione degli scafi possono comportare l’uso di resine contenenti stirene, soprattutto quando si riparano lesioni o si applicano nuovi strati di fibra di vetro.

I rischi per la salute e l’ambiente:

Impatti sulla salute

L’esposizione allo stirene può avere effetti dannosi sulla salute umana, in particolare per i lavoratori dei cantieri nautici che sono a contatto diretto con la sostanza. Tra i rischi principali ci sono:

  1. Effetti respiratori: L’inalazione dei vapori di stirene può irritare le vie respiratorie, causare tosse, difficoltà respiratorie e, a lungo termine, danni polmonari. L’esposizione prolungata può anche causare danni al sistema nervoso centrale, con sintomi come mal di testa, vertigini e sonnolenza.
  2. Effetti neurologici: Lo stirene è stato associato a effetti neurotossici, che includono difficoltà di concentrazione, memoria alterata e problemi di coordinazione motoria, specialmente in caso di esposizione cronica.
  3. Effetti sulla pelle e sugli occhi: Il contatto diretto con stirene può causare irritazione cutanea e oculare, mentre l’inalazione dei vapori può portare a congiuntivite e irritazione delle mucose.
  4. Rischi cancerogeni: Sebbene le evidenze scientifiche siano ancora in fase di valutazione, lo stirene è stato classificato come un possibile cancerogeno per l’uomo dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC), a causa della sua capacità di provocare tumori nei ratti. L’esposizione prolungata a livelli elevati di stirene potrebbe aumentare il rischio di sviluppare tumori, in particolare nei sistemi respiratorio e digestivo.

Impatti ambientali

Le emissioni di stirene nei cantieri nautici non solo rappresentano un rischio per la salute umana, ma anche per l’ambiente circostante. Poiché lo stirene è volatile, può facilmente disperdersi nell’aria, contaminando l’ambiente e compromettendo la qualità dell’aria. Inoltre, le fuoriuscite accidentali di stirene nei corsi d’acqua o nel suolo possono causare contaminazioni, con effetti dannosi sulla fauna acquatica e sulla vegetazione. Lo stirene è anche difficilmente biodegradabile e può accumularsi nell’ambiente, con conseguenze a lungo termine.

Le normative e la regolamentazione sullo stirene:

Le normative che regolano l’uso e l’emissione di stirene nei cantieri nautici sono principalmente indirizzate alla protezione della salute dei lavoratori e alla riduzione dell’impatto ambientale. A livello europeo, la Direttiva 2004/37/CE sull’esposizione dei lavoratori ad agenti cancerogeni e mutageni include lo stirene tra le sostanze pericolose. Essa stabilisce limiti di esposizione professionale per i lavoratori, fissando un valore limite di concentrazione nell’aria di 20 ppm su una media di 8 ore.

A livello internazionale, l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL) ha introdotto misure per garantire la sicurezza sul lavoro in ambienti industriali, comprese le pratiche da seguire nei cantieri nautici per ridurre l’esposizione allo stirene.

Soluzioni per mitigare le emissioni di stirene:

Diversi approcci possono essere adottati per ridurre le emissioni di stirene nei cantieri nautici e garantire la sicurezza dei lavoratori e la protezione dell’ambiente. Ecco alcune delle principali soluzioni:

  1. Ventilazione e aspirazione: L’installazione di sistemi di ventilazione adeguati, tra cui aspiratori locali e cappe di estrazione, può ridurre significativamente la concentrazione di vapori di stirene nell’aria. Questi sistemi devono essere mantenuti e regolati in modo efficace per essere davvero efficaci.
  2. Uso di resine a basso contenuto di stirene: Una delle soluzioni più efficaci è l’adozione di resine con un contenuto ridotto di stirene o l’uso di alternative prive di stirene. Negli ultimi anni sono stati sviluppati materiali compositi innovativi che riducono al minimo le emissioni di stirene durante il processo di fabbricazione.
  3. Protezione individuale: I lavoratori devono indossare dispositivi di protezione personale (DPI) come maschere antipolvere e respiratori, oltre a guanti e occhiali protettivi, per evitare il contatto diretto con la sostanza.
  4. Formazione e sensibilizzazione: È fondamentale che i lavoratori siano informati sui rischi associati allo stirene e sulle migliori pratiche per minimizzare l’esposizione. La formazione deve comprendere l’uso sicuro delle resine, la gestione delle emissioni e le procedure di emergenza.
  5. Monitoraggio continuo: L’implementazione di un sistema di monitoraggio della qualità dell’aria nei cantieri nautici permette di rilevare tempestivamente eventuali livelli pericolosi di stirene e di intervenire prontamente. Questo monitoraggio deve essere regolarmente effettuato per garantire che i valori siano sempre entro i limiti di legge.

 

Le emissioni di stirene nei cantieri nautici rappresentano una sfida significativa per la salute dei lavoratori e per la protezione dell’ambiente. La gestione adeguata delle sostanze chimiche, il rispetto delle normative, l’adozione di soluzioni innovative e il miglioramento delle condizioni di lavoro sono passi essenziali per ridurre i rischi legati a questa sostanza.

 

 

 

 

 

 

 

Ludovica Alberti

Social Media Support & Logistic

 

 

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