L’importanza del monitoraggio della CO2

Monitoraggio della CO2

Cos’è la CO2?

La CO2 è l’abbreviazione di anidride carbonica, che è un composto chimico composto da un atomo di carbonio e due atomi di ossigeno. È un gas incolore, inodore e non infiammabile che si trova naturalmente nell’atmosfera terrestre. La CO2 è un prodotto della respirazione degli esseri viventi, della combustione dei combustibili fossili e di altre attività industriali.

L’anidride carbonica è un gas serra, il che significa che trattiene il calore nell’atmosfera terrestre. Un aumento eccessivo della concentrazione di CO2 nell’atmosfera può contribuire all’effetto serra e al cambiamento climatico. Gli esseri umani hanno contribuito significativamente all’aumento dei livelli di CO2 attraverso l’estrazione e la combustione di combustibili fossili, come carbone, petrolio e gas naturale, nonché attraverso la deforestazione, che riduce la capacità degli alberi di assorbire la CO2 attraverso la fotosintesi.

L’eccessiva accumulazione di CO2 nell’atmosfera è motivo di preoccupazione perché può portare a cambiamenti nel clima globale, come l’aumento delle temperature medie, l’innalzamento del livello del mare, gli eventi meteorologici estremi e gli impatti negativi sull’ecosistema. Per mitigare questi effetti, sono stati adottati diversi accordi internazionali per ridurre le emissioni di CO2 e promuovere l’uso di fonti di energia rinnovabile e pratiche sostenibili.

La CO2 può essere monitorata in diversi ambienti e contesti. Ecco alcuni dei luoghi in cui è comune monitorare la CO2:

1. Ambienti interni: La misurazione della CO2 negli ambienti interni è importante per valutare la qualità dell’aria e garantire un ambiente salubre. Questo è particolarmente importante in luoghi come le abitazioni, gli uffici, le scuole, gli ospedali e altri edifici in cui le persone trascorrono molto tempo. Monitorare i livelli di CO2 può aiutare a identificare problemi di ventilazione insufficiente e adottare le misure necessarie per migliorare la qualità dell’aria interna;
2. Ambienti esterni: La CO2 viene monitorata anche nell’atmosfera esterna per valutare i livelli di concentrazione di anidride carbonica nell’aria a livello locale, regionale e globale. Questo monitoraggio viene spesso effettuato attraverso reti di stazioni di monitoraggio distribuite in diverse località. I dati raccolti vengono utilizzati per valutare le emissioni di CO2, studiare i modelli di dispersione e comprendere l’impatto dell’anidride carbonica sull’ambiente e sul cambiamento climatico;
3. Industria e produzione: Settori industriali come il petrolio e il gas, l’energia elettrica, l’industria chimica e altre industrie ad alta intensità energetica spesso monitorano la CO2 per valutare le emissioni e verificare il rispetto delle norme ambientali. Questo aiuta a identificare le fonti di emissioni di CO2 e adottare misure per la riduzione delle emissioni;
4. Veicoli e trasporti: La CO2 viene monitorata anche nei sistemi di scarico dei veicoli per valutare le emissioni di gas serra e per assicurare il rispetto delle norme sulle emissioni. Questo tipo di monitoraggio è importante per misurare l’impatto ambientale del settore dei trasporti e identificare le tecnologie e le pratiche più pulite ed efficienti dal punto di vista energetico.

Applicazione della CO2 nelle serre:

 La CO2 viene spesso utilizzata nelle serre per favorire la crescita delle piante. L’aggiunta controllata di anidride carbonica nell’ambiente di coltivazione offre diversi vantaggi, tra cui:

1. Aumento della fotosintesi: Le piante assorbono la CO2 durante la fotosintesi, il processo mediante il quale convertono la luce solare, l’acqua e la CO2 in zuccheri e ossigeno. Aumentare la concentrazione di CO2 nelle serre può accelerare la fotosintesi, consentendo alle piante di produrre più energia per la crescita. Questo può portare a una maggiore produzione di biomassa, un miglior sviluppo delle radici e una migliore resa delle colture;
2. Aumento dell’efficienza dell’acqua: Con livelli più elevati di CO2, le piante tendono ad avere una maggiore efficienza nell’utilizzo dell’acqua. Ciò significa che possono ridurre la quantità di acqua richiesta per la fotosintesi, consentendo un uso più efficiente delle risorse idriche disponibili;
3. Miglioramento della qualità delle colture: L’aumento dei livelli di CO2 può influenzare positivamente la qualità delle colture. Ad esempio, può aumentare la concentrazione di nutrienti come vitamine, zuccheri e amminoacidi nelle piante, migliorando il valore nutrizionale dei prodotti coltivati;
4. Riduzione del rischio di carenze di CO2: In ambienti chiusi come le serre, i livelli di CO2 possono diminuire a causa della respirazione delle piante stesse o della scarsa ventilazione. L’aggiunta di CO2 supplementare può compensare tali carenze e mantenere una concentrazione ottimale per la crescita delle piante.

È importante notare che l’aggiunta di CO2 nelle serre deve essere accuratamente controllata e monitorata per evitare concentrazioni eccessive che potrebbero danneggiare le piante o causare problemi di sicurezza. I sistemi di controllo automatizzati vengono spesso utilizzati per mantenere i livelli di CO2 nella gamma desiderata e garantire un ambiente di coltivazione ottimale.

E’ possibile monitorare la CO2 attraverso strumentazioni dedicate, come l’analizzatore CO2 – G110, della Ion Science Italia.

Ludovica Alberti

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